Venerdì sera nella libreria Sinestetica in viale Tirreno 70 a Montesacro, Roma, si è tenuto un incontro speciale sulla letteratura breve dal titolo “Elogio della Letteratura breve“.
Ci si concentra sulla narrativa breve, quella espressa in poche pagine, addirittura a volte solo una manciata di parole, che ti fa intravedere molto di più di quanto scritto. Il prof. Ennio Speranza è stato accompagnato da Alessio Dimartino e Michele Cruciani in una pirotecnica esposizione, rimbalzando di autore in autore dall’America Latina alla Russia, passando per l’Europa e ritorno.
Se per scrivere un romanzo ci vuole ordine, metodo e un sistema di regole, per un racconto breve ci vuole genio. È un sistema privo di regole, un vero e proprio far west, dove un tiro di dadi, un’intuizione, un colpo di ingegno scaraventano il lettore in un mondo magico e misterioso, che lui stesso costruisce a partire dall’emozione iniziale che ha ricevuto.
Il prof. Speranza ci dice che la letteratura è quel tanto e indefinito che è fuori dal testo del racconto breve. L’autore deve creare un alone di magia e di mistero che fa lavorare di fantasia il lettore. Proprio per questo il racconto breve deve prevedere un’apertura al gioco, alla battuta, allo scherzo, all’improvvisazione, al ribaltamento delle situazioni.
Augusto Monterroso è portato ad esempio in quanto autore di uno dei racconti più brevi mai scritti, ben 8 parole:
“Al suo risveglio il dinosauro era ancora lì”. Tutto qui, ma per il lettore curioso si apre una storia infinita che lo accompagnerà a lungo nei pensieri.
Anche il prof. Speranza si cimenta nel gioco e ne propone uno ancor più breve: “Io ero qualcuno”.
L’importante è comunque non sfociare nell’aforisma. E ciò è possibile se si continuano a mantenere alcuni elementi fondamentali: ad esempio i personaggi e lo sviluppo spazio temporale della trama.
Le letture proposte passano da Peter Bicksel a Karl Kraus fino a terminare con Eduardo Galeano, considerato uno dei massimi esponenti di questo genere.
Al piacere dell’incontro si è aggiunta anche la presenza della mostra fotografica ”Vero Falso Vero” di Paola Banfi Sacconi.